FILMOGRAFIA

Giorgio VI, il re dell'epoca buia

La storia del re britannico Giorgio VII e della sua regina Elisabetta è una storia di bontà che cresce fino alla grandezza e una storia che dimostra il vecchio detto “dietro ogni grande uomo c'è una grande donna”.

Vajont 60 anni dopo il disastro - Esploriamo la diga, la forra, scopriamo le cause della frana

Il disastro del Vajont si verificò la sera del 9 ottobre 1963, nel neo-bacino idroelettrico artificiale del torrente Vajont nell'omonima valle (al confine tra Friuli-Venezia Giulia e Veneto), quando una frana precipitò dal soprastante pendio del Monte Toc nelle acque del bacino alpino realizzato con l'omonima diga. La conseguente tracimazione dell'acqua contenuta nell'invaso, con effetto di dilavamento delle sponde del lago, coinvolse prima Erto e Casso, paesi vicini alla riva del lago dopo la costruzione della diga, mentre il superamento della diga da parte dell'onda generata provocò l'inondazione e distruzione degli abitati del fondovalle veneto, tra cui Longarone, e la morte di 1917 persone, tra cui 487 bambini e adolescenti.

Vajont 9 Ottobre 1963 Orazione Civile di Marco Paolini. Spettacolo teatrale in diretta dalla diga il 9 ottobre 1997, trentaquattresimo anniversario del disastro.

Circa 25 milioni di metri cubi d'acqua riuscirono a scavalcare l'opera e raggiunsero il greto sassoso della valle del Piave e asportarono consistenti detriti, che si riversarono sul settore meridionale di Longarone causando la quasi completa distruzione della cittadina e di altri nuclei limitrofi, e la morte, nel complesso, di circa 2.000 persone. È stato stimato che l'onda d'urto dovuta allo spostamento d'aria fosse addirittura il doppio dell'intensità generata dalla bomba atomica sganciata su Hiroshima, quindi la metà delle vittime che si trovavano all'aperto fu smembrata e polverizzata, e di loro non si trovò nulla.