“lo voglio vantarmi soltanto di questo: della croce del nostro Signore Gesù Cristo: perché egli è morto in croce, il mondo è morto per me e io sono morto per il mondo” Galati 6:14.
La croce costituisce il punto culminante dell’opera di Cristo per la salvezza dell’uomo. Questa è la risposta di Dio al problema del peccato. Migliaia di persone erano state crocifisse prima, ma quest’uomo era diverso. La natura della morte del Cristo per noi costituisce il centro della storia della salvezza. Molte persone desiderano portare su di se il peso delle loro colpe e rifiutano di riconoscere il vero problema: i nostri peccati sono contro il Dio del Cielo, e di conseguenza, lui solo ci può perdonare e salvare. Fustigazioni, pellegrinaggi, opere meritorie non possono darci il perdono e la pace con Dio.
Non è raro incontrare persone che sul perdono di Dio manifestano scetticismo e incredulità. Pure il Vangelo dichiara: “Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.” Giovanni 3:16
Cristo è la soluzione alla nostra inquietudine esistenziale. Noi sappiamo con certezza ciò che l’Iddio del cielo pensa di Gesù Cristo. Abbiamo lo sguardo ripiegato sulle nostre colpe e temiamo quello che Iddio pensa di noi; pensiamo che Egli voglia rifiutarci il suo perdono. Dovremmo invece dirigere la nostra attenzione su Cristo, e riflettere su quello che Iddio pensa di suo Figlio, il nostro Salvatore. I nostri peccati non sono un problema per Dio, poiché Egli ha provveduto un Salvatore! Scrive l’apostolo Giovanni “Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. 1Giovanni 1:9 L’incertezza diminuisce il dono generoso del perdono che Dio ci offre.
Cristo ci ha mostrato che il suo amore è la sorgente e la radice di ogni bene, e che esso è più forte dell’odio, più potente del peccato. Il suo amore per noi è all’altezza dell’urgenza più pressante dove l’uomo si sia mai trovato. Dalla croce, Dio ci dichiara il suo nobile rifiuto di abbandonarci alle conseguenze del peccato e alla morte. Egli non dispera mai della nostra salvezza e della nostra guarigione e ci rivela il suo unico scopo, la redenzione delle nostre vite mediante il sacrificio altruistico del suo unigenito figliuolo. II Figlio di Dio che si è immerso nell’abisso dell’eterna separazione da suo Padre rifiuta di abbandonarci alla perdizione eterna. Non si può mettere in discussione questa verità suprema.
Nella nostra fugace esistenza un grande privilegio ci viene accordato; conoscere che malgrado le nostre colpe il cielo ha provveduto ampiamente per la nostra redenzione. Abbiamo in Cristo una eredità magnifica e il grande privilegio di confidare in ciò che è più prezioso per il nostro bene: nella grazia e l’infinita compassione di Dio.